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18 febbraio 1974: esce “Kiss”, primo album dei Kiss

Scritto da il 18 Febbraio 2024

Il 18 febbraio 1974 segna l’arrivo sulle scene musicali dell’album d’esordio della leggendaria band rock Kiss. Un album che ha segnato l’inizio di un’epoca di musica potente e performance sceniche spettacolari. Ma dietro la sua creazione ci sono storie e curiosità che aggiungono ulteriore fascino a questo capitolo fondamentale nella storia della musica rock.

Gran parte del materiale dell’album è stato composto da Gene Simmons e Paul Stanley, membri di una precedente band chiamata Wicked Lester. Il processo di registrazione e missaggio è stato rapido, con stimati tre settimane, sebbene il co-produttore Richie Wise abbia dichiarato che ci sono voluti solo 13 giorni.

Registrato ai Bell Sound Studios di New York City, l’album ha visto la luce sotto l’etichetta Casablanca Records, fondata da Neil Bogart. La festa di lancio dell’album, organizzata al Century Plaza Hotel di Los Angeles, non è stata solo una celebrazione dell’uscita dell’album, ma anche un’opportunità per presentare la casa discografica alla stampa e ad altri esponenti dell’industria musicale.

Una curiosità interessante è che l’uscita originale dell’album non includeva “Kissin’ Time”, ma è stata aggiunta successivamente su ogni pressione. Si stima che esistano circa 100.000 copie della stampa originale senza questa traccia.

Il servizio fotografico dell’album, avvenuto nel gennaio 1974 nello studio di Joel Brodsky, ha catturato l’immagine iconica della band. Mentre tutti i membri, tranne Peter Criss, si sono truccati per le riprese, il trucco di Criss è stato applicato da un professionista, dando un tocco unico alla sua immagine.La festa di lancio dell’album, in stile Casablanca, ha incluso palme e un lookalike di Humphrey Bogart. Tuttavia, la performance teatrale rumorosa e roboante dei Kiss ha causato attriti con la Warner Bros. Record, distributore di Casablanca, portando alla minaccia di terminare il loro accordo se la band non avesse rimosso il trucco. Kiss ha rifiutato, sostenuti dal loro manager Bill Aucoin, e poco dopo la Warner Bros. ha liberato Casablanca dal loro contratto.

Il tour promozionale dell’album ha preso il via con una performance a Edmonton, Alberta, il 5 febbraio 1974. Le apparizioni televisive nazionali, tra cui In Concert della ABC e The Mike Douglas Show, hanno portato i Kiss alla ribalta nazionale, mostrando al pubblico il loro spettacolo unico e coinvolgente.

La copertina dell’album, con la band posizionata su uno sfondo nero, ha un’atmosfera distintamente simile all’album dei Beatles ‘With the Beatles’. Curiosamente, il trucco di Criss è stato applicato da un professionista, risultando leggermente diverso dal solito.

Questo album segna l’inizio di un’incredibile carriera per i Kiss, con il loro marchio di musica potente e performance teatrali che li porteranno a diventare una delle band più iconiche della storia della musica rock. Esaminiamo da vicino le canzoni che hanno contribuito a plasmare il leggendario status dei Kiss.

Strutter

Apriamo le danze con “Strutter”, una traccia rock uptempo che ha catturato l’attenzione fin dall’inizio. Scritta da Paul Stanley, questa canzone ha mantenuto la sua popolarità nei concerti dei Kiss per tutto gli anni ’70. Il suo impatto è stato tale da farla diventare il terzo singolo estratto dall’album.

Nothin’ to Lose

Scritta da Gene Simmons, “Nothin’ to Lose” è stata la prima canzone singolo della band. Una traccia che si distingue per la sua energia contagiosa e il suo testo provocatorio, ha contribuito a catturare l’attenzione del pubblico fin dall’inizio.

Firehouse

Una delle canzoni più iconiche degli esordi dei Kiss, “Firehouse” presenta uno spettacolare numero di respirazione del fuoco durante le esibizioni live di Simmons. Una traccia carica di energia e potenza che si è distinta nel repertorio della band.

Cold Gin

Scritta da Ace Frehley, “Cold Gin” è diventata un classico istantaneo. La sua energia travolgente e il riff di chitarra accattivante l’hanno resa un punto fermo nei concerti della band. Una canzone che cattura perfettamente lo spirito dei Kiss.

Let Me Know

Una canzone che ha visto la collaborazione di Simmons e Stanley nei compiti vocali, “Let Me Know” ha mantenuto il suo fascino unico. Originariamente intitolata “Sunday Driver”, questa traccia è stata uno dei primi successi della band.

Kissin’ Time

Non incluso nell’album originale ma aggiunto successivamente per aumentarne le vendite, “Kissin’ Time” è diventato un classico dei Kiss. Sebbene non abbia raggiunto il successo sperato come singolo, ha comunque contribuito al successo dell’album.

Deuce

“Deuce” è stata una traccia fondamentale nei concerti della band, aprendo molti dei loro spettacoli dal 1973 al 1976 e di nuovo durante la loro riunione del 1996. Un brano potente e travolgente che incarna lo spirito dei Kiss.

Love Theme from Kiss

Questo strumentale è emerso da una canzone precedente suonata durante gli spettacoli del 1973 della band. Una traccia che ha visto la collaborazione di tutti e quattro i membri originali dei Kiss nei crediti di songwriting.

100,000 Years

Iniziando con un riff di basso di Simmons, “100,000 Years” è stata una delle tracce più intense dell’album. La sua versione live include un assolo di batteria epico di Peter Criss che ha continuato a impressionare il pubblico nei concerti della band.

Black Diamond

Con Paul Stanley cantante l’intro accompagnato da una chitarra acustica a dodici corde, “Black Diamond” è stata una traccia che ha catturato l’immaginazione dei fan. Un brano che ha dimostrato la versatilità e la potenza dei Kiss.

L’album dei Kiss ha rappresentato solo l’inizio di una carriera leggendaria, ma ogni traccia ha contribuito a consolidare il loro status come una delle band più iconiche della storia della musica rock.


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