6 febbraio 1945: nasce Bob Marley
Scritto da claudia il 6 Febbraio 2024
Bob Marley, nato il 6 febbraio 1945 a Nine Mile, Giamaica, è diventato una figura iconica della musica reggae e un simbolo di resistenza e pace nel mondo. La sua vita affrontò sfide fin dai primi giorni, influenzando la sua musica e il suo impegno sociale.
Marley nacque da Norval Sinclair Marley, giamaicano bianco di discendenza inglese, e Cedella Booker, giamaicana nera. La loro relazione causò uno scandalo, portando al diseredamento di Marley da parte del padre. Norval lasciò la famiglia prima della nascita di Bob e morì quando quest’ultimo aveva solo 10 anni.
Bob Marley affrontò pregiudizi razziali a causa delle sue origini miste e crescente senso di rifiuto, avendo poco contatto con suo padre. Crescendo a Rhoden Hall, sperimentò discriminazioni razziali, ma sua madre Cedella lo sostenne con amore e determinazione.
A 15 anni, Marley lasciò la scuola e iniziò a lavorare come saldatore. La sua esperienza a Trenchtown, un sobborgo difficile di Kingston, ispirò la sua musica futura sulla disuguaglianza e la lotta contro il sistema.
La musica divenne una parte essenziale della vita di Marley grazie alla sua amicizia con Neville O’Riley Livingston, conosciuto come “Bunny”, e Peter Tosh. Nel 1961, a 16 anni, Marley registrò i suoi primi singoli, ma il successo arrivò dopo la formazione dei Wailers nel 1964, con Bunny Livingston e Peter Tosh.
Marley abbracciò il Rastafarianesimo nel 1967, dichiarando la sua fede nel movimento. Nel 1966, sposò Rita Marley e si trasferì negli Stati Uniti per lavorare alla Chrysler. Durante questo periodo, affrontò episodi di bullismo, guadagnandosi il soprannome “Tuff Gong” per la sua forza fisica.
La carriera musicale di Marley iniziò a decollare nel 1973 con l’uscita dell’album “Catch a Fire”. Gli Wailers, nonostante lo scioglimento nel 1974, continuarono come “Bob Marley & the Wailers”, propagando la musica reggae e il messaggio rasta in tutto il mondo.
Marley raggiunse l’apice del successo con hit come “No Woman, No Cry”, “Get Up, Stand Up”, e “I Shot the Sheriff”. Nel 1976, subì un attacco armato prima di un concerto politico in Giamaica, ma nonostante le ferite, il concerto si svolse. Successivamente, si trasferì in Inghilterra registrando “Exodus” e “Kaya”.
La sua influenza globale è evidente nel 1983 con l’uscita dell’album postumo “Confrontation” e l’inclusione nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1994. Nel 2001, ricevette il premio Grammy alla carriera e fu celebrato con il documentario “Rebel Music”.
L’importanza di Bob Marley è evidente nelle celebrazioni in suo onore: una porzione di Church Avenue a Brooklyn è stata dedicata a lui come “Bob Marley Boulevard”. In Giamaica, ogni 6 febbraio è una festa nazionale. Nel 2012, il regista Kevin Macdonald racconta la sua vita nel film “Marley”.
La sua eredità musicale è stata amplificata nel 2013 con il remix ufficiale dell’album “Legend”. Nel 2015, la Fondazione Bob Marley rende pubblico il suo archivio, pubblicando un live inedito, “Bob Marley & The Wailers: Easy Skanking In Boston ’78”.
Bob Marley rimane una figura leggendaria, unendo la sua voce a un messaggio di amore, pace e giustizia sociale attraverso la su a musica indelebile e il suo spirito rivoluzionario.